Caduta dei capelli

Tra i tanti possibili effetti collaterali della chemioterapia, sicuramente, quello più odiato e temuto è rappresentato dalla perdita dei capelli e, più in generale, dalla perdita dei peli corporei. Questo effetto, tra le altre cose, è anche uno dei più diffusi. Molti pazienti riferiscono che la maggiore paura nella perdita dei capelli sta nel fatto che viene minato l’aspetto estetico della propria persona e che, quindi, la malattia comincia a modificare l’integrità fisica che contraddistingue un corpo sano.

Il timore, in altre parole, non sta tanto nella deturpazione della propria immagine, quanto piuttosto nella consapevolezza che il cancro è riusciuto a modificare il nostro corpo e che, quindi, questo è solo l’inizio di un processo che inesorabilmente condurrà alla morte. Si tratta, pertanto, di una angoscia interiore devastante.

Un altro motivo, per cui tale fenomeno produce grande frustrazione, è dovuto al fatto che la gente, i conoscenti, familiari ed estranei possano desumere dal repentino deterioramento della capigliatura la consapevolezza della nostra patologia. In genere le malattie molto gravi non vengono confidate con molta facilità. Si cerca il più possibile di nasconderle per il desiderio rectius “illusione” di stare bene e di essere come tutti gli altri.

Quanto detto assume un carattere di maggiore disagio nel sesso femminile più propenso verso la cura e la conservazione dell’aseptto estetico rispetto al sesso maschile. Fortunatamente i danni prodotti dai farmaci chemioterapici sui capelli non hanno la stessa entità nei pazienti. In alcuni casi si può verificare una perdita totale o, comunque, molto massiccia in più aree del cuoio capelluto. In altri, invece, si assiste ad un lieve diradamento o, in mancanza di caduta, ad una riduzione del diametro accompagnata da uno sfibramento.

Questo fenomeno non è, comunque, irreversibile poichè perdura per il periodo di trattamento della chemioterapia. Una volta sospesi i trattamenti, generalmente, dopo circa 6 mesi i capelli ricominciano a crescere normalmente fino a riprendere l’aspetto originario. Durante la cura molti pazienti ricorrono ad alcuni espedienti per nascondere la propria capigliatura come ad esempio parrucche, cappelli, foulard.

Molti centri chemioterapici pecializzati sono in grado di mettere a disposizione dei pazienti, che si devono sottoporre a cicli di cura, una particolare cuffia a bassissime temperature che permette, durante la seduta, di ridurre drasticamente la circolazione sanguigna nel cuoio capelluto con la conseguenza di far irradiare il meno possibile i farmaci nei capelli. Questo sistema, tuttavia, non può essere utilizzato sempre ma sono in casi specifici.

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